Titolo: Ombre e passioni – Raccolta di poesie
Autore: Angelo Dominici
Editore: Il Salotto dell’Anima
Genere: Poesia
Data di pubblicazione: 15 giugno 2024
Serie o romanzo autoconclusivo: Autoconclusivo
Formato e-book € – 2,99 Cartaceo € – 12,99
Sinossi
"Quando il mio cuore
si fermerà,
il tuo ricordo
lo farà tornare
ad amare."
Ombre e Passioni è l’avanguardia intellettuale che non si discosta dalla metrica classica ma la declina in un linguaggio nuovo e sapientemente equilibrato, espressione dell’interiorità dell’autore ma, soprattutto, di ciò che solo la poesia può raccontare sul mondo esteriore.
È un grido di speranza, di amore per l’amore e di fiducia verso il rinnovamento dello spirito.
Recensione
Sono stata sempre a contatto con la poesia, fin da piccola, perciò quando ho saputo che ci sarebbe stata l’opportunità di leggere e recensire la raccolta di Angelo Dominici, ero molto entusiasta. Dal momento in cui ho iniziato a immergermi nel mondo di questo poeta così atipico (in senso positivo), e autentico, le mie aspettative non sono state deluse, in effetti.
Il poeta in questione, che dimostra maturità linguistica e retorica, ci accompagna per le vie spesso impetuose, ma in questo caso così tanto profumate di positivismo e malinconia, di un microcosmo in cui la natura e la memoria delineano la metrica e il verso per eccellenza.
“Nel sibilo del vento
foglia,
la tua vita si spegne.”
Si tratta di poesie per lo più semplicissime ma non per questo poco attraenti o poco curate nella loro struttura così leggiadra e sensibilmente unica.
Versi che amano, spesso, la ripetizione di più parole come a voler imprimere nell’occhio del lettore quella catarsi letteraria dovuta dalla permanenza di uno stile sì libero da artifici ma che si rifà soprattutto all’anafora.
Ciò che mi ha colpito è il senso della vita che si riflette in un omaggio incredibile e di facile comprensione nei confronti degli elementi naturali, nella notte, nel tramonto, nei ricordi, negli animali, nel sonno e ancora nell’uomo stesso.
Il poeta in questione è sì misterioso da un lato, ma dall’altro sputa facilmente il nocciolo stesso del mondo, ponendoci di fronte non a dei quesiti strambi o a delle elegie o poesie arcaiche oppure complesse, no, piuttosto ci mostra la vita così come è per davvero, assomigliando a quegli artisti che fecero del naturalismo e del verismo la propria redenzione, la propria magia e il loro culto assoluto.
La poetica di Angelo Dominici riesce anche a strappare un sorriso, ha quel modo tutto suo di simpatizzare con il lettore mentre ad esempio dedica i versi alla “Zanzara”, ma poi incredibilmente allo stesso modo, è astuto mentre richiama a sé il cuore del “Lupo Solitario”, scovando e regalandoci addirittura quasi una morale, fruendo un quadro d’insieme dell’animale stesso in relazione all’uomo.
“Il mistero della notte
si fonde con te,
sonno.
Tu attendi l’uomo
e lo accompagni
nei misteri della notte.
Con pazienza ed eleganza,
tu penetri
nella vita
e ad essa rimani legata
fino ad impadronirtene.”
I versi del poeta hanno, a mio avviso, lo splendore del fanciullino di Pascoli e la melanconia di Leopardi, perciò si va a ricreare una miscellanea di idee e argomenti, di sensazioni primitive e ancestrali che però si legano bene al senso moderno della vita, in un ciclo innovativo naturale che ripercorre la tempesta e perché no anche la calma, rendendo il poeta quasi un naufrago su di una barca che ondeggia ma non si rovescia mai.
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Una book blogger tra i fiori
*Ringraziamo l’autore e la casa editrice per la copia digitale*
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