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giovedì 30 maggio 2024

REVIEW PARTY RECENSIONE - La mossa dell’assassino - Angela Marsons




Titolo: La mossa dell’assassino
Autore: Angela Marsons
Editore: Newton Compton Editori
Genere: Thriller
Data di pubblicazione: 28 maggio 2024
Serie o romanzo autoconclusivo: Serie
Formato e-book € – 5,99 Cartaceo € – 9,40
Sinossi
Una tarda sera d’estate, la detective Kim Stone arriva a Haden Hill Park sulla scena di un orribile delitto: una donna è stata legata a un’altalena con del filo spinato e ha una X incisa sulla parte posteriore del collo.
La vittima si chiamava Belinda Evans ed era una professoressa universitaria di psicologia infantile ormai in pensione. Perquisendone l’abitazione, Kim e la sua squadra trovano una valigia pronta e indizi di un complesso rapporto tra Belinda e la sorella Veronica. Quando vengono rinvenuti altri due cadaveri con gli stessi segni distintivi, Kim capisce di avere a che fare con un serial killer rituale. Indagando sulle vittime, individua un comun denominatore: tutte e tre erano coinvolte in tornei per bambini prodigio e si stavano recando all’evento annuale. L’assassino è uno dei più spietati che Kim abbia mai incontrato, e l’unico modo per scovarlo è indagare su ogni bambino che ha partecipato alle gare nei decenni addietro.
Di fronte a centinaia di potenziali piste e a una sorella in lutto che si rifiuta di collaborare, riuscirà Kim a entrare nella mente del killer e a impedire un altro omicidio prima che sia troppo tardi?
Ogni anima ha un lato oscuro. Angela Marsons nel suo nuovo romanzo ci porta a scoprire quanto l’abisso può essere profondo.
Quando l’unica regola è la sete di vendetta, anche il più innocente dei giochi si può trasformare in una trappola mortale.


Recensione
Complessivamente, il romanzo è un buon thriller ma non mi ha entusiasmato come pensavo, forse perché avevo aspettative ben alte nei suoi confronti.
Per quanto riguarda il prologo, mi è piaciuto soprattutto per la confidenza che si instaura tra il personaggio antagonista e il lettore ma anche per quella patina macabra che permea la narrazione.
Il prologo è infatti la parte del romanzo che ho apprezzato maggiormente, nonostante comunque in certe parti fosse abbastanza truculento e forte, ma diciamo che nel contesto in cui sono inserite le azioni più negative e malvage va piuttosto bene.


“Di colpo tutte le torce vennero puntate insieme rischiarando la zona di sinistra di Kim, quasi dovessero illuminare la performance di un solista su un palcoscenico buio. I suoi occhi ci misero qualche istante ad abituarsi alla luce.”


Quando però successivamente a questa breve parte, si entra nel vivo dell’indagine in cui la protagonista è parallela alla persona assassinata –
infatti Kim Stone dovrà indagare sulla morte di una certa Belinda, una signora ultracinquantenne che è stata uccisa senza pietà –, subentrerà anche molta confusione, perlomeno questo è ciò che ho avvertito durante la lettura.
Come detto all’inizio, il romanzo è un buon giallo/thriller, ma ci sono parti della storia che potrebbero essere benissimo evitate e anche dettagli che mi hanno annoiato parecchio, quando in realtà leggere un libro dovrebbe essere piacevole e non tedioso.
Non posso dire nulla di negativo invece per quanto riguarda lo stile, sempre pulito proprio come la scorrevolezza del linguaggio che rende il romanzo facilmente leggibile, infatti le pagine scorrono via che una bellezza… però nel leggere la storia ho avvertito molta confusione nelle molteplici scene e mi è dispiaciuto vista la potenzialità del libro e la penna già ben nota dell’autrice Angela Marsons.
Vorrei concludere dicendo che inoltre, a mio parere, le vicissitudini che comprendono il vero nucleo narrativo e le azioni che risultano più curiose per il lettore e perciò d’effetto, sono fin troppo rare perché l’autrice divaga fin troppo forse e questo ha fatto sì inoltre che i personaggi ma anche l’atmosfera in sé, non mi appagassero molto e non colpissero nel segno.

“La donna aveva i capelli folti e grigi, ma ben acconciati. Anche alla luce della torcia, poteva scorgere i riflessi del rossetto sul viso attraente, che mostrava i segni dell’età ma non aveva ancora ceduto alle rughe più profonde.”


Non credo che il mio disappunto su questo romanzo sia dovuto alla mia inesperienza come lettrice di gialli, in quanto ho letto alcuni libri in cui vi erano assassini e vittime, carnefici e complici, ma sono riuscita comunque ad apprezzarne il contenuto, mentre in questo caso purtroppo direi di no.
Come sempre, specialmente in questi casi, ci tengo a precisare che non voglio screditare il lavoro dell’autrice o la storia in sé, ma devo essere comunque sincera e recensire il libro nel modo più autentico possibile.



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Una book blogger tra i fiori
*Ringraziamo l’autrice e la casa editrice per la copia digitale*

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