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martedì 23 gennaio 2024

REVIEW PARTY RECENSIONE - Io sono la Contessa - Cinzia Giorgio


Titolo: Io sono la Contessa

Autore: Cinzia Giorgio

Editore: Newton Compton Editori

Genere: Narrativa storica

Data di pubblicazione: 23 gennaio 2024

Serie o romanzo autoconclusivo: Autoconclusivo 

Formato e-book € – 5,99 Cartaceo € – 12,26

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Sinossi

Matilde di Canossa: la vita di una delle più grandi donne della Storia

Mentre sta lavorando al restauro di una preziosa copia della Vita Mathildis, la biografia ufficiale di Matilde di Canossa scritta da Donizone, la professoressa Demetra Fusselman fa una scoperta che la lascia di stucco. Nascosto tra le pagine del manoscritto c’è infatti un altro in folio, che riporta una firma inequivocabile: “Matilda. Dei gratia si quid est”. Demetra si rende subito conto di avere tra le mani un vero e proprio memoir, scritto di suo pugno dalla signora di Canossa.

Si dipana così l’epopea della celebre contessa. Una storia inizialmente sciagurata, tra la prigionia insieme alla madre su ordine dell’imperatore Enrico III e il triste matrimonio con il fratellastro Goffredo il Gobbo, ma che cambia in modo decisivo quando l’ancora giovane Matilde decide di prendere in mano le redini della sua esistenza e di fare la Storia.

Tra nobili, papi, intrighi di palazzo, amori e ambizione sfrenata, Matilde racconta la sua versione dei fatti e di come ha cambiato il proprio destino e quello di molti altri.

Amore, odio, passione e ambizione: chi era davvero Matilde di Canossa?


Recensione

Sono rimasta molto affascinata dalla figura della Contessa, e così allo stesso tempo mi ha colpito tantissimo il modo in cui l’autrice abbia dato voce ad una donna che dire rivoluzionaria è riduttivo.

Matilde fin dall’inizio dell’opera è capace di catturare l’attenzione del lettore ma questa sua verve e questa sua attitudine ben rimarcata nel far parlare in modo particolare di sé, saranno sottolineate maggiormente man mano che si prosegue la lettura.

Matilde di Canossa è sicuramente l’emblema del femminismo, della passione sfrenata e al contempo della pacatezza. 

Sicuramente il punto di forza di questo personaggio è la sua determinatezza ma anche la resilienza, il carattere incredibilmente impavido e addirittura, per certi versi, improntato alla simpatia e ad un umorismo davvero incredibili.


“Era notte fonda quando Matilde e il suo esercito silenzioso uscirono dalle mura per andare incontro ai nemici. Gli imperiali erano spossati per le difficoltà che avevano dovuto affrontare durante il giorno. Avevano schivato acqua bollente, frecce e sassi provenienti dal castello, e ora, sazi di cibo ed ebbri di lambrusco, dormivano profondamente.”


Un romanzo complesso e ben strutturato, ma che al contempo riesce con una semplicità disarmante e particolare, a coinvolgere il lettore e renderlo partecipe delle vicissitudini della Contessa, di Goffredo che è un personaggio molto importante, così come lo sono Beatrice e Caterina e inoltre anche Ildebrando.

Per quanto riguarda la figura di Matilde, lei è la classica donna all’avanguardia, è emancipata ed è dotata di un’intelligenza spiccata e sopraffina. 

Si parla anche oggigiorno di donne che lasciano un’impronta non indifferente nella società, ma pensiamo solo al fatto che il romanzo è ambientato in un periodo difficilissimo e incentrato sul pregiudizio ovvero l’Alto Medioevo. 

Ebbene, questo dovrebbe farci capire che vivere quel tipo di realtà storica ed essere una donna importantissima, temuta, indipendente ma al contempo nient’affatto algida o esageratamente imperiosa, era per la maggior parte delle persone impensabile e soprattutto per il genere maschile era assolutamente controproducente e aberrante.

Per questo la Contessa dovrebbe farci riflettere ed essere motivo d’orgoglio e di studio continuo sia nel genere femminile che per quanto riguarda gli uomini, cosicché le disparità, i divari e la prevaricazione del maschio il quale molto spesso pensa di poter agire come meglio crede sulla donna calpestandone il più delle volte i diritti, possa in un certo senso ponderare al meglio e perché no redimersi, cambiare e migliorare giorno dopo giorno.


“Ho amato così tanto Brando perché è stato in fondo l’unico uomo che non mi ha voluta. Ho amato altrettanto Enrico, perché non poteva farmi totalmente sua. Ho amato, in breve, solo uomini che per ambizione, per costrizione o per regole dettate da altri non potevano essere miei.”


Matilde va studiata, letta e riletta con attenzione ed il suo coraggio e la sua indole di donna libera e anticonformista, andrebbero presi in considerazione in quanto la si può considerare un’eroina del vecchio tempo ma anche, perché no, dell’oggi e dunque della modernità e di una società che ancora sembra non accettare il fatto che una donna possa lavorare o scegliere per sé anche senza il sostegno di un uomo o un marito.

L’intraprendenza, dunque, la scommessa sui propri obiettivi e anche quel misto di paura e adrenalina nel voler andare controcorrente a tutti i costi senza però quella spinta forzata che altrimenti la renderebbero una protagonista falsa e poco convincente, fanno di Matilde, una figura indimenticabile, proprio come il romanzo della Giorgio, che unendo realtà e finzione, ci accompagna nelle stanze buie e luminose della vita di una donna che come poche ha saputo dominare su tutto e tutti.


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Una book blogger tra i fiori 

*Ringraziamo la casa editrice e l’autrice per la copia digitale* 

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