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venerdì 26 gennaio 2024

RECENSIONE - La ragazza del Vaticano - Che fine ha fatto Emanuela? - Massimo Lugli e Antonio Del Greco


Titolo: La ragazza del Vaticano - Che fine ha fatto Emanuela?

Autori: Massimo Lugli e Antonio del Greco 

Editore: Newton Compton Editori 

Genere: Gialli e Thriller 

Data di pubblicazione: 12 gennaio 2024 

Serie o romanzo autoconclusivo: Autoconclusivo 

Formato e-book € – 5,99 Cartaceo € – 12,26

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Sinossi

Giugno 1983. L’Italia è sconvolta dalla notizia della scomparsa di una ragazzina di quindici anni, cittadina del Vaticano. Col passare dei giorni la tensione sale e le false piste si moltiplicano: telefonate anonime, ipotesi di terrorismo internazionale, registrazioni e calunnie… Intanto, nella mala romana sembra scoppiato il caos: dopo il furto nel caveau di una banca, la violenza si spande incontrollata, un’escalation di sparatorie e ammazzamenti tra bande un tempo alleate e ora, forse, prossime alla guerra. Il detective Alfonso Stellati è l’unico che potrebbe trovare il bandolo della matassa, ma sopra di lui si agitano uomini di potere disposti a tutto per insabbiare le indagini: magistrati collusi e boss intoccabili, fino a raggiungere le alte sfere della Chiesa. Con una scrittura serratissima, Lugli e Del Greco si confermano due fuoriclasse del noir e ripercorrono uno dei casi più misteriosi di sempre, una storia che ancora oggi ci sorprende e lascia più interrogativi che risposte.

Il romanzo di un caso irrisolto che ha fatto tremare l’Italia.


Recensione


Dato che sono sempre onesta e più che sincera in ogni mia recensione, penso sia giusto premettere che il romanzo purtroppo non mi ha colpito in modo positivo come invece pensavo accadesse viste le mie altissime aspettative, ma con questo non voglio assolutamente screditare il lavoro dei due autori, lungi da me ovviamente.

Detto questo, la storia molto probabilmente non ha catturato molto la mia attenzione per alcuni motivi semplicissimi ovvero: in primis il fatto che si parli anche in dialetto romanesco perciò questo già di per sé mi ha deconcentrata e ha fatto sì che non riuscissi a cogliere per bene il significato, talvolta anche generale, delle frasi e del contesto in cui esse si trovano.


“Il viso cianotico, gli occhi che sporgono come fossero sul punto di schizzare fuori dalle orbite, la lingua nerastra che fuoriesce, orribilmente lunga, dalle labbra contorte, una pozza di urina sul pavimento, il pene in erezione che svetta oscenamente attraverso la stoffa spugnosa.”


Ma non è solo questo punto cruciale a livello linguistico ad avermi confuso e disorientato, no, infatti devo dire che fin dall’inizio non sono riuscita ad entrare nel vivo della storia, che ovviamente, anzi direi a maggior ragione per la tematica delicatissima e reale riguardante Emanuela Orlandi, merita talmente tanto rispetto e per questo mi dispiace molto dover recensire il libro in maniera abbastanza negativa.

Ciò che in me ha, senza alcun dubbio, rallentato la lettura è stato inoltre il fattore della protagonista stessa dell’opera, che, è sì coinvolta all’interno del libro ma a parer mio appare comunque troppo nell’ombra, come se la sua immagine fosse secondaria anziché primaria.

A mio avviso si fa molta fatica nel proseguire la lettura, specialmente per coloro che non sono avvezzi al tipo di scrittura dei due autori i quali ovviamente sono da elogiare per questo romanzo che, nonostante queste mie umili parole che, ripeto ancora, non vogliono diffamare o degradare il lavoro svolto, ha la sua incredibile importanza.

La confusione che è prevalsa in me mentre leggevo il libro però, purtroppo, non me lo fa apprezzare come avrei sperato e voluto, ma mi sento in dovere di complimentarmi con gli autori per il loro stile spesso, in più momenti, tanto tagliente quanto rigoroso ed efficace.


“Pietro Redini apre e chiude nervosamente la chiusura lampo del borsone sportivo pieno zeppo di banconote. Duecentoventi milioni di contanti, il massimo di sconto che è riuscito a ottenere dopo estenuanti trattative coi ricattatori.”


La storia di Emanuela Orlandi ha scosso le anime, i cuori, le menti di milioni di persone e nello scrivere queste parole penso all’ingiustizia che spesso dilaga nel mondo e specialmente spesso nel nostro Paese, in cui le leggi dovrebbero essere decisamente più severe e si dovrebbe indagare a fondo senza perdere nemmeno un minuto prezioso, sia in caso di sparizione sia in caso di un delitto efferato o altro.

Questo romanzo, escludendo per un attimo la mia personale opinione su di esso, spero verrà letto da chiunque, nessuno escluso, perché è incredibilmente ingiusto che casi come quello di Emanuela Orlandi vengano taciuti o non abbiano lo spazio che meritano, in primis per il rispetto nei confronti della protagonista della vicenda e per la tutta la sua famiglia.

Una storia che, in modo romanzato, indaga sulla scomparsa di Emanuela e si fa dunque portavoce di milioni di altre persone svanite nel nulla, facendo sì che le persone non dimentichino nonostante il passare del tempo, ma anzi ricordino sempre e per sempre.


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Una book blogger tra i fiori 

*Ringraziamo la casa editrice e gli autori per la copia digitale*

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