Rileggere La vita che ci resta è per me sempre fonte di grande disperazione, solo chi non ha letto la storia non potrà capire il mio dolore.
Lo sento mio perché Matt è giovane, non compreso, visto solo per la sua intelligenza tale da essere già laureato a soli 17 anni. La domanda che mi pongo è sempre la stessa: come si fa a non amare un figlio per il suo orientamento sessuale? Come si fa a non accettarlo?
Il disprezzo genitoriale è una ferita indelebile ed è la causa di tanti errori, errori che portano conseguenze disastrose.
Fin dalla prima volta, Matt è stato il protagonista indiscusso tra tutti quelli che ho conosciuto leggendo le storie di Dawn ecco perché ha e avrà sempre un posto speciale nel mio cuore.
Lo so che è finzione, lo so che è tutto romanzato, ma è più forte di me, ancora oggi dopo ben 4 riletture, scrivere di Matt è un pugno nello stomaco e lo strazio del mio cuore.
Riesco a immaginarlo in ogni descrizione, riesco quindi a capire il dolore, la disperazione di Andrew, il loro amore è stato breve ma intenso, feroce e devastante e solo perché è un amore grande, per chi rimane è difficile andare avanti, quindi c’è bisogno che sia sollecitato a vivere e non solo ad esistere, deve essere guidato deve poter un giorno incontrare quella persona che raccoglierà l'ultimo pezzo del suo cuore e ridargli vita.
L’incontro con Daniel sarà quella persona, sarà l’amico, il confidente e, sarà colui che non sarà geloso se in un pezzettino del cuore di Andrew vivrà per sempre il ricordo di chi c’era prima di lui, perché l’amore quando è sincero non teme nulla.
Ringrazio di cuore Dawn per questa meraviglia che vi invito a non perdere.
A presto
Asiul

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