Titolo: Maria Antonietta Il diario proibito – Il diario perduto – Le confessioni segrete.
Autore: Juliet Grey
Editore: Newton Compton Editori
Genere: Romanzo storico
Data di pubblicazione:
Serie o romanzo autoconclusivo: Serie
Formato ebook € 6,99 – Cartaceo € – 9,40
Sinossi
Recensione
Tre libri in unico cofanetto, tre storie in un’unica immensa vicenda in cui la protagonista è Maria Antonietta futura regina di Francia, lei che è leggiadra come una farfalla e al contempo goffa e così inesperta della vita e di tutto ciò che concerne la sfera intima e i futuri doveri coniugali.
Ciò che colpisce davvero fin da subito è la poetica che adorna tutti i volumi, specialmente forse il primo che mi è piaciuto più dei successivi.
Nel primo, infatti, vi è ancora quella tenerezza insita in Maria Antonietta, non vi è scandalo, non vi è leziosità, tutt’altro... la futura regina nasce e vive in un ambiente lussuoso ma non per questo è viziata o viziosa, ho trovato molto umano il suo spirito caritatevole fin dal principio, e anche questo dettaglio così rilevante mi ha fatto apprezzare fin da subito l’opera di Juliet Grey, straordinaria autrice già ben nota ai lettori.
Un quadro storico dedicato alla figura divertente, intraprendente ed eccentrica di Maria Antonietta, che vedrà il suo matrimonio con il futuro Luigi XVI come un dolore che ripercuoterà il suo animo così volubile, così sensibile e senza dubbio così empatico.
“Un’altra lacrima cocente mi cadde sul polso. Chiusi di nuovo le dita, quasi ad accogliere la farfalla nel sepolcro delle mie mani, mentre tutto il peso del crimine appena commesso calava nelle mie strette spalle.”
Tutto si può dire, infatti, della protagonista tranne che sia antipatica o avvezza solo all’arrivismo, al proprio tornaconto personale o all’egoismo.
Tre romanzi storici questi che, attraverso le parole di Maria Antonietta e le epistole mandate da lei stessa a sua madre o viceversa o ad altri personaggi come amici ecc, riassumono in modo allegro e a volte anche doloroso e fatale, la sorte di una regina controversa e spesso forse incompresa, ma che è impossibile da dimenticare.
Inoltre, se pensiamo e ci soffermiamo sul fatto che il periodo del Settecento era considerato il secolo dell’Illuminismo e quindi l’epoca in cui più di qualsiasi altra il lume della ragione era la colonna portante di tutto, la figura di Maria Antonietta in un certo senso si discostava già dalla condotta delle altre ragazze poiché fu molto ribelle e moderna, non solo era abituata in un certo senso a fare di testa sua, compromettendo spesso le rigide regole di corte e i legami con il prossimo, ma andava oltre i dettami della politica e non era considerata “perfetta” da coloro che prendevano il nome di istitutori.
“Pitturai una rosa rossa, simbolo dell’Austria, oltre che il mio fiore preferito. Carolina, con mano più sicura della mia, disegnò a regola d’arte un rampicante verde.”
Perciò è come se la giovanissima futura regina di Francia virasse verso un anacronismo totalizzante e anche di fede, (pensiamo al fatto che spesso nomina Dio nel libro e inoltre una delle sue sorelle divenne suora prestissimo), poiché vi era in lei sempre qualcosa che la trasportava in una dimensione ben lontana dalla realtà.
Ho trovato davvero sublime il modo in cui l’autrice ci racconta ogni più piccola curiosità legata alla regina e come riuscisse sempre a trovare la forza dentro di sé nonostante la giovanissima età e le complicazioni del suo matrimonio.
Il ritratto di una giovane donna che affascina, seduce, una giovanissima che ha reinventato la storia riuscendo a essere quasi “la regina assoluta tra tutte”, non assomigliando a nessuna grazie al suo brio e alla sua spontaneità incredibile.
“Maman mi chiese di restare ferma al centro del pavimento, un fiore dentro a un fiore dentro a un altro fiore in un miracolo dell’intarsio. Resistei all’impulso di piroettare, come facevo sempre trovandomi nel cuore della rosetta intarsiata.”
Devo dire che nonostante i romanzi siano davvero tanto corposi, si leggono comunque in breve tempo e con estrema vivacità, leggerezza d’animo e semplicità estreme, riuscendo a colpire il lettore nell’animo con tanta professionalità e maestria.
La penna di Juliet Grey è delicata ma sapientemente superba quando necessario, e questo fa dei suoi romanzi dei veri e propri capolavori.
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Una book blogger tra i fiori
*Ringraziamo la casa editrice e l’autrice per la copia digitale*

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