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lunedì 22 gennaio 2024

RECENSIONE in ANTEPRIMA - Everday history - Alice Archer


Titolo: Everyday history 

Autrice: Alice Archer 

Traduzione: Micol Cerato 

Genere: Contemporaneo 

Casa Editrice: Triskell Edizioni 

Collana: Rainbow 

Lunghezza: 444 pagine 

Data di pubblicazione: 23 gennaio 2024 

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Sinossi

Ruben Harper è un tipo caparbio e non si è mai trovato davanti un ostacolo che non abbia saputo trasformare in trampolino. È abituato a ottenere ciò che vuole con le ragazze, ma quando perde la testa per un uomo capisce che le sue tecniche di seduzione dovranno fare un salto di qualità. Dopo mesi di insistenze, convince Henry Normand a uscire con lui per una cena che si prolunga in un weekend intenso. Tuttavia, la profondità inaspettata della loro sintonia lo spaventa e finisce per metterlo in fuga. Il timido e cauto Henry, suo ex docente di Storia alle superiori, è in cerca di qualcosa che possa dargli una svegliata e sospetta che Ruben sia proprio lo stimolo che stava aspettando. Quando il ragazzo lo pianta in asso, però, fatica a rappacificarsi con quanto è accaduto. Ispirato dalle loro conversazioni, comincia a scrivere dei pezzi sui ricordi contenuti negli oggetti quotidiani. Ruben è sedotto dai suoi articoli, ma la fama crescente porta Henry lontano e lo rende sempre più irraggiungibile. 

Recensione

Inizio con una sola parola: bellissimo. Dicono che i libri perfetti non esistano ma questo, per me, rasenta la perfezione. La narrazione alterna le vicende dal punto di vista dei due protagonisti principali, Ruben, all’inizio diciottenne studente universitario, ed Henry, docente trentaduenne e curatore di museo. Ruben si invaghisce del professore, tuttavia, questi non fa assolutamente nulla per incoraggiarlo, restando del tutto professionale finché il corso non termina e Ruben non è più uno dei suoi studenti. A quel punto i due passano un weekend insieme che termina con il loro distacco definitivo, in quanto Henry vuole una storia vera e duratura, mentre Ruben pensa di essere troppo immaturo per quella scelta. Il destino però ci mette lo zampino e quando Henry inizia a scrivere su una rubrica raccontando pezzi del suo vissuto, di quello che è stato il suo amore per Ruben, senza mai citarlo direttamente, Ruben stesso si rende conto di quanto abbia sbagliato a lasciarlo andare. 

Cominciare questo viaggio al buio sembra il modo giusto per dire addio ai sogni impossibili e onorare il seme del rinnovamento, piantato a fondo nella mia anima, che raccoglie le forze e cerca la luce. 

Il sentimento nel cuore di Ruben cresce, lettura dopo lettura, e capisce ciò che sta cercando di dire Henry nella sua rubrica. 

Il bellissimo Henry, che voleva essere rivendicato. Da qualcuno. Anche solo per un momento. 

Lo stile di scrittura è superbo, lento al punto giusto, la traduzione perfetta così come la copertina, semplice ma d’effetto, senza i soliti corpi in mostra. Ho amato Ruben ma soprattutto ho amato Henry, così vulnerabile ma anche forte, generoso e intelligente e soprattutto innamorato del suo Ruben. 

Ruben, la mia forza della natura, mi scioglie, mi stordisce, demolisce ogni mia resistenza. Mi sento pulito e scompigliato dal vento, come se avessi affrontato un uragano per uscirne esaltato e grato di essere vivo. Ha tirato fuori tutti i sogni che avevo nascosto in un cassetto e me li ha rimessi in mano. Mi ha permesso di appartenere a qualcosa. Di vivere nel cerchio delle sue braccia. 

Consigliatissimo. 

Per me  🪄🪄🪄🪄🪄

Davita. 

*Ringraziamo la casa editrice e l’autrice per la copia digitale* 

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