RECENSIONE in ANTEPRIMA - Absinthe - Selene Alaska

Titolo: Absinthe

Autrici: Selene Alaska

Genere: Paranormal, urban fantasy

Casa Editrice: Triskell Edizioni

Collana: Rainbow

Lunghezza: 370 pagine

Data di pubblicazione: 8 novembre 2023

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Sinossi

La morte, signora volubile e temuta, veglia su ogni anima e la brama. L’ultimo respiro di ogni essere finito le appartiene e chi osa cercare di ingannarla non può che essere condannato a un’eternità di dolore e sofferenze. La morte è un bacio di gelida quiete, l’eternità è un nulla viscoso di peccato. Julian è sfuggito alla morte diventando un vampiro, ma la maledizione di un’eternità di sangue l’ha messo in catene. James è sfuggito alla morte diventando un demone, ma la morte gli è comunque rimasta dentro e lo segue in ogni dove da quando è tornato dall’inferno.

I cuori di entrambi vivono in un passato da dimenticare, i corpi si muovono in un presente in bilico tra vizi e virtù. Le menti, le colonne portanti della loro esistenza, sostengono il gran tempio delle loro vite nutrendosi d’arte. E il passato dimostrerà di non essere poi così impotente sul loro presente. Jago, burattinaio inarrestabile, ha sete di vendetta e niente gli impedirà di ottenerla: Julian è il suo antagonista da annientare e James un mero strumento da piegare.

Peccato che James, un dandy che mai si è inchinato davanti ad anima viva o morta, non appartenga a nessuno se non alla musica del proprio violino.

Peccato che Julian, un affascinante Conte dalle fattezze angeliche, annientato dal senso di colpa per i propri errori passati, si rivelerà più interessante e nobile di quanto prospettato.

Recensione

Questo libro è stata una vera sorpresa. Non sono un’amante del paranormale, tuttavia, questa volta non ce l’ho fatta a staccarmi dalle pagine di questo volume.

Julian è un vampiro di oltre cinquecento anni con un rimorso che dura fin da pochi momenti dopo essere stato trasformato, la scomparsa di tutta la famiglia per colpa sua. La sua non-vita si trascina per mezzo dell’arte, del teatro, del ballo e la trascorre tra un Lago dei cigni, un Otello e il riuscire a portare in scena nel suo teatro, l’Oblivion, queste e altre opere.

James è un demone che trascorre i suoi giorni uccidendo giovani donne con la costrizione della mente, per trovare sollievo al suo tormento eterno. Ha un’unica gioia dal suo violino e suonarlo è il suo solo momento di pace.

I due si incontreranno e per entrambi le cose cambieranno lentamente.

Uno dei personaggi secondari più importanti è Jago, vampiro crudele che vuole vendicarsi di Julian.

Altri personaggi non meno significativi fanno da contorno a questi tre, Aida, Katherine, Daisy.

Il libro è scritto con uno stile impeccabile che riesce trasmetterci l’atmosfera antiquata che circonda personaggi così vetusti e, nel contempo, a condurci per mano in un presente ambientato nei giorni nostri, nonostante questo particolare possa spesso venir dimenticato, facendoci pensare ad un’ambientazione storica più antica. Spero in un seguito, visto il finale aperto.

Consigliatissimo.

Per me 🪄🪄🪄🪄 e mezzo

Davita.

*Ringraziamo la casa editrice e l’autrice per la copia digitale*