Titolo: Liuma il leone di pietra vol.1
Autrice: Fleur du Mar
Genere: Romanzo storico
Editore: Self-Publishing
Lunghezza: pagine 346
Prezzo Ebook: € 2,99
Data uscita: 22 agosto 2022
Sinossi
Una donna addestrata a usare il corpo per la gloria di Babilonia. Un uomo cui è stato insegnato a mortificare i propri desideri per la grandezza di Hattusa.
Malnigal e Suppiluliuma. La Superba e il Divino, uniti in un matrimonio politico in cui l’unica certezza è che la parola “amore” non esiste, perché l’amore è un lusso che non possono concedersi e che potrebbe avere delle conseguenze imprevedibili.
Il regno di Hatti, dopo anni di invasioni e lotte intestine, trova il suo campione in Suppiluliuma, un re guerriero, considerato da molti il prescelto dagli Dei. Per contrastare le mire espansionistiche del confinante popolo dei Mitanni, che minaccia il suo regno, Suppiluliuma è costretto a stringere un'alleanza con il re di Babilonia, sposandone la figlia.
Malnigal è una donna volitiva, spregiudicata e bellissima, che ha dovuto imparare a usare il proprio corpo e l’astuzia per sopravvivere in un mondo cinico e dominato dagli uomini. Sfruttata dal padre come pedina politica, per la principessa il matrimonio con questo sconosciuto re delle montagne è un insulto, ma gli Dei sono beffardi e giocano con le vite degli uomini.
Malnigal e Suppiluliuma, nonostante il disprezzo che nutrono l’uno per l’altra scopriranno che un fuoco, ben più grande dell’odio e dell’ambizione, brucia le loro anime e la fiducia potrebbe rivelarsi l’unica arma di salvezza in una corte che desidera solo la loro fine.
Il romanzo è AUTOCONCLUSIVO, come tutti i volumi che faranno parte della serie.
Recensione
«Il presagio si è avverato: Suppi-lu-Liuma, il Divino, colui che farà risorgere tutti noi, è nato. Che il regno gioisca. Ci riprenderemo le nostre terre, schiacceremo i nemici e ricostruiremo Hattusa, la capitale.»
Ed eccomi qui a parlarvi di Liuma
Sono partita dalle novelle come già sapete, ma sabato ho iniziato il romanzo principale e l’ho terminato ieri sera.
Cosa posso dire che non si sia già detto e letto da chi ha recensito prima di me? Non saprei, ma conoscendo la bravura di Fleur Du Mar di cui non ho perso un titolo delle sue uscite, non avevo dubbi sulla bellezza della storia, sulle ambientazioni suggestive, sui protagonisti indomiti, superbi eppure fragili.
Ciò che mi ha travolto è la dinamica di come si sono ben intrecciate le due storie e anche tre, secondo un mio modesto parere, vi chiederete il perché di questa mia affermazione.
La risposta è semplice: in Liuma il leone di pietra non abbiamo solo la storia di Suppiluliuma e Malnigal, ma ad essi s’interseca la storia di Kata e Sargon, che ho amato al di sopra di tutti, e l’importanza che Fleur mette ai piedi del piccolo Mursili.
Ogni capitolo è stato elettrizzante, ogni scena così vivida da sentirsene protagonisti, la scena che troviamo al capitolo 9 è assolutamente sensuale e lussuriosa
«Adesso, dinanzi agli Dei e al mio popolo, tu mi appartieni» disse con voce leggermente impastata. «E nessuno ti porterà via da me.»
la scena del capitolo 17 in cui l’audacia di Malnigal è così esplosiva è stata pura adrenalina…
Il suo aspetto era così terrificante che per un attimo sia i suoi uomini sia i soldati nemici rimasero pietrificati.
«Voi, indegni peccatori, verrete sterminati dagli stessi Dei in cui credete» urlò brandendo la spada come una posseduta da qualche divinità demoniaca. «Io ti invoco, Teshub, invoco i tuoi fulmini, la tua potenza. Distruggi questi infami traditori, radi al suolo la città che ti si è rivoltata contro. Sono la Tawananna, la tua sacerdotessa. Io ti invoco!»
Vogliamo parlare del capitolo 22? Oddio non saprei cosa estrapolare ma queste parole mi hanno fatto battere il cuore a 1000…
Il dolore fisico era qualcosa di familiare, aveva imparato a conviverci fin dall’infanzia, ma ciò che stava provando in quel momento era diverso. La sofferenza che gli causava vedere Sargon avvinghiato a una sconosciuta era qualcosa che non sapeva gestire.
Non riusciva a comprendere il perché stesse così male, ma quella fitta insopportabile al petto era un dolore così lancinante che superava di gran lunga tutte le ferite che gli erano state inferte in anni di guerra.
Che dire di Sargon nel capitolo 25? Straordinario…
«Per la prima volta dopo tanto tempo mi sento felice, non togliermi tutto questo. Ti imploro.»
Non riuscì neppure a guardarla in viso mentre pronunciava quelle parole. Rimase chino, le dita che stringevano i capelli, neanche volesse strapparli via tutti. Aveva amato nella sua vita solo Malnigal, lo aveva fatto con tutto se stesso, senza risparmiare nulla, ma nessuno aveva mai ricambiato i suoi sentimenti. La sua sorellastra, per quanto affetto provasse per lui, non lo aveva mai guardato con occhi pieni di desiderio; il corpo di lei non aveva mai vibrato d’emozione per un suo tocco. Kata era un dolore sordo al petto, un animale che gli divorava le viscere, era la tempesta che lo scuoteva, un fuoco sottopelle che lo infiammava. Dopo essere stato evirato era cambiato. Era come se qualcosa in lui si fosse placato. Le sue azioni erano dettate da una ferma volontà, non dai sussuri di un demone della lussuria. Eppure Kata aveva riacceso una fiammella dentro di lui e non voleva che quell’alito di vita svanisse.
«Ti prego» sussurrò, pur sapendo di chiedere l’impossibile.
E per finire un accenno va al piccolo grande Mursili…
«Sono onorato della fiducia che riponi in me, mio signore e spero di non deluderti.» In realtà in quel momento era semplicemente terrorizzato, ma non gli parve il caso di dirlo a suo padre. «Se ora me lo concedi, vorrei ritirarmi.»
«Certo, ma prima lascia che ti stringa a me.» E così dicendo spalancò le braccia.
[....]
«Ti renderò fiero di me, padre. Lo giuro.» disse con convinzione, e uscì dalla stanza con ancora addosso la percezione delle labbra di Suppiluliuma sulla fronte e delle parole che avrebbe custodito con sé per sempre. «Non ne dubito» gli aveva risposto suo padre e quella frase gli rimase marchiata a fuoco nel cuore.
Per chi avesse dubbi riguardo alla lettura di questo romanzo storico vi chiedo di non averne, è un piccolo capolavoro che non deve mancare nella vostra libreria cartacea o digitale che sia e che da qui in poi sarebbe essenziale leggere tutti i titoli di Fleur, la sua è una tra le penne più belle che ho letto finora e che merita la dovuta attenzione.
Suppiluliuma si rese conto che stava affidando la parte più privata di sé nelle mani di quella persona; se fosse morto senza giungere ad Hattusa, Liuma sarebbe svanito come una nuvola di fumo.
A presto
🪄🪄🪄🪄🪄 e oltre
Asiul
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Asiul

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