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domenica 11 dicembre 2022

RECENSIONE - La storia d’Italia in 100 opere d’arte Le tappe fondamentali del Bel Paese nei suoi capolavori - Alessandra Pagano




Titolo: La storia d’Italia in 100 opere d’arte. Le tappe fondamentali del Bel Paese nei suoi capolavori.

Autore: Alessandra Pagano

Editore: Newton Compton editori

Genere: Storia dell’arte

Data di pubblicazione: 2 dicembre 2022

Serie o romanzo autoconclusivo: Autoconclusivo

Formato: Ebook €  4,99  –  Cartaceo € –  12,26

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Sinossi

È fin dalla preistoria che l'Italia esprime la propria identità attraverso le opere artistiche che da nord a sud percorrono la penisola. Opere che spesso raccontano un luogo o un evento in una forma più rappresentativa rispetto a tanti documenti storici. L'arte è quell'anello di congiunzione che ha unito l'Italia ben prima del 1861. È nella colonna Traiana che vediamo l'imponenza dell'impero romano e la sua espansione verso est. È la Primavera di Botticelli a testimoniare la raffinatezza intellettuale raggiunta dalle grandi corti rinascimentali. I pittori veristi e i macchiaioli hanno raccontato con colori e pennelli gli eventi risorgimentali, consentendo a noi di riavvolgere il tempo soltanto ammirando una tela. Come in un ideale museo nazionale, questo libro ripercorre gli snodi fondamentali della storia italiana attraverso monumenti, sculture e pitture. Queste testimonianze artistiche esaltano le regioni italiane rendendole protagoniste di un affresco secolare. Cento opere e cento capitoli che raccontano la storia del nostro Paese in un modo del tutto inedito. L'identità di un Paese raccontata attraverso le sue più grandi opere artistiche Un affresco che viaggia tra epoche e opere: Dalle pitture rupestri della Valcamonica fino al meraviglioso Colosseo; Dalla Valle dei templi alla maestria di Michelangelo; Dagli etruschi alle locandine pubblicitarie della belle époque; La Magna Grecia, l'arte romana e gotica; Dall'Ottocento romantico alle avanguardie del primo Novecento.




Recensione

Questo è un libro da considerare un’opera d’arte e un encomio all’Italia, alla sua bellezza artistica, culturale, letteraria, musicale, filosofica.

Sì perché quello che ho letto, che tra l’altro mi è parso un vero e proprio viaggio illuminante che parte dai tempi antichissimi e giunge fino al secondo dopoguerra, è un bellissimo manuale d’arte, ma non solo. 

Leggere questo testo efficace per i più grandi ma anche per coloro che ancora frequentano ad esempio le scuole elementari, medie o superiori, non solo unisce utile e dilettevole, ma incuriosisce talmente tanto il lettore da porlo in una condizione di volerne sapere di più.

Si parte dall’antica preistoria, parlando delle incisioni rupestri della Valcamonica, si analizzano persino i Giganti di Mont’e Prama in Sardegna, la civiltà nuragica, utilizzando talvolta termini latini, anche ostici ma davvero affascinanti e sempre in linea con l’atmosfera culturale che permea il libro.

Si va avanti con la Magna Grecia, in seguito i popoli italici, gli etruschi, vi è l’età romana, la Ravenna bizantina, i longobardi, l’età carolingia, la conquista normanna della Sicilia, la nascita dei Comuni, l’età federiciana, la nascita degli ordini mendicanti: i francescani, gli Angioini, il papato alla fine del medioevo, gli Stati Regionali, il Rinascimento e la Firenze medicea, la Roma dei papi, Cesare Borgia, Carlo V in Italia e il Sacco di Roma, il Granducato di Toscana, la Controriforma, L’Italia sotto l’egemonia spagnola e i Borbone del Regno di Napoli, il Risorgimento, l’Italia unita, la prima guerra mondiale, il fascismo, la seconda guerra mondiale e infine il secondo dopoguerra.

Questo è nel complesso ciò che troverete leggendo il libro, ma vi assicuro che c’è un mondo davvero straordinario al suo interno, un universo dentro un altro cosmo, come si trattasse di matrioske dall’aspetto multicolore e bellissimo.

100 opere che hanno cambiato la storia dell’Italia, un inno alla bellezza del nostro Paese, opere scelte con cura, con dedizione ed estrema accuratezza.

Ciò che mi ha colpito molto è stata la scelta di parlare sia di affreschi religiosi in cui compaiono diverse figure come quelle dei puttini paffutelli (angioletti), sia di opere in cui ad esempio vi è un elemento quasi tetro, cupo, quasi mostruoso e arcigno.

Sono rimasta affascinata dall’Età federiciana, dal modo in cui si parla del più famoso tra i castelli federiciani, situato vicino ad Andria, in Puglia, in altre parole: Castel del Monte.

La bravissima Alessandra Pagano ci fa sapere che il castello era chiamato castrum, perché dedicato alla Vergine. Devo dire che quando si è parlato della Vergine Maria (e nel libro le figure religiose come Gesù, i santi e gli angeli ecc... appaiono moltissimo), mi è venuto alla mente il ricordo di quando frequentavo la scuola e seguivo volentieri le lezioni d’arte.

Ogni opera che si rispetti ha una descrizione ben dettagliata e una storia alle spalle, a volte piacevole da leggere poiché lieta, e altre triste.

Ci sono moltissime opere per cui varrebbe la pena spendere alcune parole, ma ho scelto di parlare brevemente di quella che mi ha colpito quasi più di tutte, fin dal principio, in altre parole “La primavera di Sandro Botticelli”.


“Al centro della composizione la dea Venere e più in alto Cupido con l’arco teso a scagliare una freccia in direzione delle tre Grazie (chiamate Aglaia, Eufrosine e Talia da Esiodo), che poco più avanti, stanno danzando coperte di veli trasparenti.”


Vi sono nove personaggi della mitologia classica su un prato piano di oltre un centinaio di specie vegetali diverse, si vedono arance e anche l’alloro.

Vi è Zefiro, il vento di ponente, che abbraccia e feconda Clori, una ninfa giovane.

Vi è inoltre Venere, al centro, e poi all’estrema sinistra, Mercurio, che con il caduceo in mano, uno dei suoi simboli, allontana delle nubi scure.

Un libro che celebra l’arte in tutta la sua perfezione, l’arte che non muore e non si dimentica.


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Una book blogger tra i fiori

*Ringraziamo la casa editrice e l’autrice per la copia digitale.*


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