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lunedì 9 dicembre 2024

RECENSIONE: Nina, non aver paura di Vanessa Barbuto






 Titolo: Nina, non aver paura

Autrice: Vanessa Barbuto

Editore: Self Publishing

Serie: Stand Alone

Genere: Sport romance – calcio femminile

Disponibile: Kindle Unlimited, Amazon Kindle

Uscita: 28 luglio 2023

Amazon

TRAMA

I Giochi Olimpici a Roma sono una grande opportunità per il calcio femminile italiano. Lo sa bene Serena Villa, calciatrice azzurra, che si ritrova protagonista di uno dei sogni più grandi di quando era bambina. Accompagnata dalla migliore amica Prisca Parino, stella della Nazionale, dalle sue compagne di squadra, e da una relazione segreta con un calciatore dell’Under-23, Serena avrà l’occasione di dimostrare sul campo il suo valore e di attirare l’attenzione del club in cui ha sempre voluto giocare. Tra infortuni improvvisi, scappatelle notturne, segreti che vengono a galla, tensioni sfogate in partitelle a ping-pong, e lo sfondo di una Roma magica, le nostre azzurre si preparano a scendere in campo. Consapevoli che niente sarà più come prima.

RECENSIONE

Ho iniziato questo libro per pura curiosità attratta da una trama diversa e sicuramente da un genere che non preferisco molto. Amo davvero tanto  i romance fatti di tante sfumature. Quello di Vanessa Barbuto ha delle sfumature molto romance ma principalmente ci parla della storia di questa giocatrice di calcio e di come affronta la sfida più difficile della sua vita. Non parlo di quella delle Olimpiadi ma della sfida contro se stessa.
Serena Villa sbaglia un rigore per la sua squadra durante il campionato, un rigore importante che la porta a dubitare di se stessa. La mancanza d'interesse del calcio mercato verso di lei aumenta questo suo stato d'animo. Arriva alle Olimpiadi con l'umore sotto i piedi e questo per qualsiasi sportivo è una sconfitta già in partenza.

"L’arbitro ha il fischietto in bocca. Una volta dato il via, non si torna indietro, l’Olimpiade inizia."

Questa storia narra della sua risalita passo dopo passo, dell'importanza d'avere persone speciali al proprio fianco che ti spronano ad essere sempre pronto. Questa è indubbiamente una caratteristica che apprezzo del gioco di squadra, il fatto che ogni volta che ti volti c'è un compagno pronto a tenderti la mano.
Ma Serena può contare anche sul suo fidanzato calciatore Lorenzo, anche lui in squadra olimpica. Peccato che fraternizzare con altri atleti sia proibito. 
Questa è indubbiamente la storia di Serena e il suo amore per il calcio, la sua crescita personale e di carriera. L'osare anche quando ci sembra di non valere nulla. Una storia di amicizia che vi conquisterà quella di Serena con Priscia, di cui spero prima o poi di leggere qualcosa.

"Ha capito che sono rimasta immobile perché non ci credo. Ma come potrei crederci? Mi volto appena verso l’allenatrice e il resto della panchina, troppo stanca per correre sin da loro come ha fatto prima Prisca, troppo consumata da questi novanta minuti al massimo, in cui ho dato tutto quello che avevo."

Lo stile narrativo è indubbiamente coinvolgente e mi sono ritrovata a vivere con Serena e tutti gli altri le Olimpiadi. Molto accurata la descrizione delle tattiche di gioco. Complimenti Vanessa, io non ci capisco niente.
Ho apprezzato la storia in tutte le sue sfaccettature e vi consiglio di leggerla, soprattutto perchè dà al calcio femminile la giusta importanza, nonostante sia ancora in posizione di "inferiorità" rispetto al ben noto sport maschile.

🪄🪄🪄🪄

Marianna

*Ringraziamo l'autrice per la copia digitale*





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