Titolo: Il viaggio di una vita
Autore: Chiara Verzulli
Genere: Contemporary mm romance
Editore: Self-Publishing
Data uscita: 18 novembre 2024
Sinossi
Non spegnere ciò che sei.
Non permettere al buio di ingoiare i tuoi colori.
Fino a una certa età mi sono considerato la persona sbagliata nel momento sbagliato.
Mi ostinavo a incasellarmi in quello che la società considera “essere normale”.
Questo fino a quando non ho toccato il fondo. A quel punto ho capito che non potevo più fingere di essere qualcuno che non ero, che non sono mai stato, solo per l’angoscia di ciò che chiunque mi stava vicino avrebbe potuto pensare.
Allora ho deciso che sarei dovuto arrivare prima, prima anche delle mie stesse paure, dei miei errori, del mio passato, di quello che sono stato.
Dolore, umiliazione.
Consapevolezza di chi sono.
Compromessi con me stesso.
Sono Mattia e questo è il mio viaggio.
Recensione
Non spegnere ciò che sei.
Non permettere al buio di ingoiare i tuoi colori.
La vita non è sempre quella che ognuno vorrebbe.
La famiglia stessa spesso ci delude e ci reca tante sofferenze.
Non possiamo negare che è difficile essere genitori, ma non amare i propri figli è un abominio.
L’amore genitoriale, filiale non è a comando, non lo si può ottenere e pretendere solo per determinati standard, se si ama per davvero, lo si fa sempre e soprattutto nei momenti in cui l’altro ha più bisogno di questa presenza, di questa affetto, di ciò che chiamiamo amore e che molte volte ripudiamo come se nulla fosse.
La storia di Mattia e Mirco ci mette davanti un qualcosa che ancora oggi non è stato abolito completamente, anzi ci sono persone che non capiscono o sono solo così cattivi da non curarsi di ciò che il loro comportamento può portare nel cuore di chi subisce un tale atteggiamento irrisorio e prepotente.
Chiara Verzulli, di cui questo è il suo primo libro che leggo, con la delicatezza della sua scrittura mi ha portato dentro un mondo dove la rabbia, il sopruso, il bullismo che, ormai lo si vede dappertutto come se fosse normalità, mi ha emozionato e ha presentato il lato più introspettivo dei due protagonisti sottolineando come l’abbandono, la solitudine, la mancanza di affetto può creare una persona diversa da ciò che sarebbe dovuta essere.
La solitudine pone la persona che ne ha subito fin troppo, in una posizione in cui il cuore non deve essere toccato da nulla che lo possa tramortire ancor di più, eppure quando l’altro diventa il nord verso cui il tuo cuore si dirige, nonostante tutto, non ci sono possibilità che si possa tornare indietro, ecco ciò che saranno Mattia e Mirco.
«Io il tuo mare, tu la mia aria!» mi sussurra a fior di labbra.
«Io la tua tempesta, tu la mia bussola!» gli faccio eco.
Nei ringraziamenti Chiara dice questo: Grazie alla grafica fantastica e impeccabile come sempre: Sara, non crei copertine ma veri capolavori. Scusa se stavolta ti ho fatta impazzire con pochissimi particolari identificativi, ma tu sei stata unica.
Ho estrapolato queste parole perché anch’io desidero associarmi a questo ringraziamento. Pur non conoscendo Sara, sono d’accordo con le parole di Chiara e chi leggerà di questi due protagonisti ne converrà sicuramente.
Buona lettura e a presto 😘
🪄🪄🪄🪄🪄
Asiul
*Si ringrazia l’autrice per la copia digitale*
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