Fairies Pills - Naufraghi - Dawn Blackridge

 

Il mio viaggio nelle pagine delle storie di Dawn Blackridge si è concluso, Naufraghi #1 della serie Sopravvissuti era l’ultimo da rileggere.

A Il cuore di Shane e Anime spogliate della serie Sopravvissuti è stata già fatta una mia recensione per Romantic Fairies, di tutte le altre storie precedenti ho sentito la necessità di dedicare delle pillole perché una strana nostalgia mi aveva avvinta pensando a queste letture.

Ognuna ha contribuito a regalarmi emozioni, ognuna mi ha dato modo di ritrovare uomini che hanno fatto di tutto, anche dopo dolori e lacrime, ad ottenere il loro lieto fine.

Alcuni non ci sono riusciti ad avere il lieto fine e per uno di loro ho pianto e continuerò a piangere ogni volta che il mio pensiero andrà a lui.

Questo è successo perché la vita non porta solo dolore, spesso riesce a ridare quella felicità che si è creduta persa.

Naufraghi ci porta a conoscere David, che si trova a vivere una relazione non sana che lo porta in ospedale, avvinto da un timore inconscio che non lo lascia e che necessita di supporto psicologico.

Conosceremo anche Simon, un uomo che per anni è stato sempre sul chi va là, col timore di essere raggiunto dai genitori, genitori che dovrebbero amare, sempre e non vivere in un mondo chiuso dove tutto ciò che non si riesce a capire viene classificato, malato e depravato.

David e Simon, il loro incontro è voluto dal destino, tra loro due si instaura una buona intesa e i sentimenti prendono forma giorno dopo giorno, ma la felicità da raggiungere subirà ancora qualche scossone.

L’amore e l’amicizia sono i cardini principe di tutte le storie di Dawn, quindi anche in Naufraghi, l’amico non manca, anzi la fa da padrone al punto di voler dare anche a Mark la possibilità di ritrovare ciò che ha perso.

A questo punto non mi rimane altro da fare che sollecitare alla lettura di quest’autrice e a lei tutto il mio sentito GRAZIE, con l’augurio di avere presto tra le mani la sua prossima uscita.

A presto

Asiul